
Stefano è in scena con la sua compagna Valentina Cenni a rappresentare la storia di una regina eretica e dadaista che decide di fuggire dal regno e dal ruolo che la società le ha imposto nascondendosi a casa del proprio silenzioso e solitario maestro di musica. Lei, ripiena di energia vitale, è ricca di pensieri sul suo futuro, riempie l’aria di parole alate, mentre lui risponde alle sollecitazioni a bocca chiusa, esprimendosi con il pianoforte. Sullo sfondo, i pensieri e i libri di un fantomatico scrittore di nome Alain Gosmaux e di un mondo ideale che lui utilizza come esempio di società ben organizzata: la civiltà dei Tuponi, intelligenti, illuminati, aperti. Ma il mondo là fuori, che non è in mano ai Tuponi, ma ai più prosaici esseri umani, lascerà stare la Regina e il Maestro? Apparentemente questa è la domanda principale. In realtà ce n’è un’altra: possiamo decidere noi le regole entro le quali viviamo e manifestare apertamente il nostro intento, liberandoci di tutte le convenzioni, anche quelle su vita e morte? Loro due ci hanno provato, dal 2014 al 2016, scrivendo, interpretando e producendo insieme uno spettacolo che se ne è andato in giro per l’Italia a disegnare un mondo parallelo, fatto della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni belli, quelli in cui un problema apparentemente irrisolvibile si scioglie in un bicchiere d’acqua e ci fa tornare il sorriso. Valentina dona alla Regina l’entusiasmo della rinascita e, ad ogni nuovo volteggio, la fa diventare performer, ballerina, filosofa, poeta, cantante. Si cala nei panni della Regina come la bellezza si cala nei panni della bravura.
Gli animali hanno smesso di parlare già da tempo, sono passati millenni ormai dall’epoca in cui le zebre dissertavano di botanica e gli gnu commentavano il clima. Siamo rimasti solo noi, sulla terra, a combattere a colpi di grammatica…solo noi!
Le cose serie non sono serie.
La distinzione fra serio e faceto, dice Gosmaux, serve solo ad ingabbiarci. Ci fa vagare per questo pianeta sperduti, senza i punti di riferimento che i Tuponi continuano invece a mantenere ben saldi.
Quando arriviamo in questo mondo, veniamo da un altro posto dove le distinzioni non esistono e tutto è chiaro, limpido, trasparente, cristallino
Informazioni aggiuntive
Scritto e interpretato da Valentina Cenni e Stefano Bollani
Musiche: Stefano Bollani
Regia del suono: Marco D’Eramo
Light design: Luigi Biondi
Scenografie: Studio Anonimo di Max Sturiale
Costumi: Sandra Cardini